venerdì 9 febbraio 2007

RECENSIONE...artista MALFUNK...titolo RANDAGI

MALFUNK-Randagi - anno 2007 - etichetta ABOUT ROCK, distribuzione SUGAR/WARNER
Il titolo del disco è “Randagi”, nome che stà a descrivere che il rock lo si può far conoscere solo andando da un capo al'altro dell'Italia,suonando nei vari locali,da nord a sud,nelle varie città,nei paesini,anche in quelli più sperduti.
Nati nei primi anni 90,furono pionieri di un rock ruvido e rumoroso,distorsione e ritmiche incalzanti ,strascichi post-punk,ma sopratutto influenze che venivano dalla Seattle dove nacque il glorioso movimento musicale del Grunge.I loro movimentati concerti nei migliori locali underground, diedero vita ad un quanto mai efficace passaparola tra gli appassionati frequentatori del genere rock senza frontiera, dando a loro la possibilità di "emergere" tra le bands indie del momento e di ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto.
A guidare il gruppo,nel ruolo di cantante, è un certo Marco Cocci , attore dei film “Ovosodo”( per intenderci,il rasta...),"Prima dammi un bacio","Amatevi" e "L'ultimo bacio".
RANDAGI è un disco ricco di emozioni e di musica,dal sound profondo ed espressivo ,per chi ama il rock "diretto",senza molti fronzoli,undici canzoni, diverse tra loro( ma sempre legate dal filo conduttore rock) ,influenzate da una sottile vena atmosferica fine '60, in cui viene seguito lo schema " semplice ma efficace".
Undici pezzi che mescolano il rock dalle chitarre distorte,quello più "cattivo" e sudato,quello che ti esce di getto quando hai voglia di spaccare il mondo,di metterti lì,attaccare il jack della chitarra all'ampli,e suonare,per ore e ore....e la melodia,essenziale,fondamentale,perchè dimostra che nn è un qualunque gruppo italiano clone di artisti affermati inglesi o americani.
Si parte con Lo giuro,pezzo che all'inizio spiazza i fan del gruppo..armonica,ritmica "leggere" e scanzonata,chitarra acustica portante,voce filtrata,quasi silenziosa,un bel pezzo pop-rock...ma poi arrivano i pugni nello stomaco,Un cuore Enorme e Randagi,pezzi che ricordano i pezzi più tirati degli ultimi Pearl Jam, la voce inizia ad incazzarsi,e Marco entra nella sua naturale espressione di vocalist grungettaro...
Niente da nascondere ( singolo dell'album,di cui girato anche il video-reperibile tranquillamente su internet-) è un pezzo "più orecchiabile", il classico pezzo rock di più facile ascolto,giusto mix di chitarre semi-distorte,ritmica man mano più incalzante,ritornello orecchiabilissimo; e poi La forza del danno,pezzo dalle ritmiche iniziali simile ai Mad Season più "incazzati"( ricorda I do not anything ) e con un grande ritornello che ti entra subito in testa,....ed ancora,per citare gli altri pezzi un pò al di sopra delgi altri,Un senso( inizio che ricorda She sells sanctuary dei Cult) e Ti mangio la testa,pezzi in cui la struttura ritmica del rock viene influenzata dalle ritmiche "dance",e dove le influenze Seattleiane si sentono più che mai.
Come ultima,quasi a chiudere questa lunga strada percorsa dai 4 randagi,c'è Su di me,un pezzo lento molto coinvolgente...parte in sordina,con un'arpeggio effettato e la voce in primo piano ,che fanno da preludio ad un ritornello dove l'ugola di Marco da forte espressione ed emozioni alle parole...molto semplici,ma che ognuno di noi le può usare per ricordare e collegare un fatto importante della propria vita.
TRACKLIST
1.lo giuro
2.un cuore enorme
3.randagi
4.niente da nascondere
5.la forza del danno
6.assomigliandoti
7.niente di più
8.un senso
9.ti mangio la testa
10.nessuna differenza
11.su di me

A voi,il piacere di ascoltarli....

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