sabato 24 marzo 2007

RECENSIONE: PETROL...Dal fondo





I PETROL nascono nel gennaio del 2005 grazie a Dan Solo(ex bassista dei Marlene Kuntz) e Franz Goria(voce dei Fluxus) il quale decidono di dare vita ad un progetto musicale che richiami le tinte scure, scurissime e incendiarie del loro nome. “Petrol” è perfetto per richiamare la poetica del gruppo e le suggestioni di un suono fluido e denso. Al duo si uniscono qualche mese dopo anche Ale Bavo (produttore e ex tastierista dei Sushi) e Valerio Alessio alla batteria. Nel maggio 2006 il gruppo registra quattro brani che vengono immediatamente messi a disposizione online, gratuitamente scaricabili dal sito ufficiale del gruppo e che riscontrano un notevole interesse da parte della critica e del pubblico della rete. I pezzi non sono mai banali,gli arrangiamenti curati nel minimo dettaglio dove mettono in risalto i suoni della strada, dove viene raccontata una vita vissuta,normalente,giorno dopo giorno,tra le 1000 difficoltà ... un disco complesso, a cavallo tra Fugazi e Pavement,lievi richiami ai 2 gruppi in cui Dan e Franz hanno suonato, e trasversale alle sonorità dell’hard rock, del classic rock fino al metal.

Un totale di 10 segni indelebili e pocopiù di 50 minuti di vita vissuta, profonda e devastante. L'indifferenza non può far parte del loro mondo musicale... raccontano la quotidianeità con una lucidissima quanto cruda realtà: da una parte la musica è a tratti tanto tagliente da entrare direttamente nelle viscere,e dall'altra le parole, lancinanti,visionarie e crude che ti costringono ad affrontare i sensi malati del mondo - quello interiore e quello fuori. Il pezzo che semplifica e racchiude nella maniera migliore questa "constatazione" è "Nel Buio" (il primo singolo ufficiale), che - nella sua ossessiva fuga tra mille incertezze - prima ti cancella e poi ti da la forza a guardarti dentro. "Dal Fondo" non è solo un'album che ti porta ad una riflessione su quello che ci circonda,sulla cruda realtà in cui ci troviamo,sulle tantissime cose spiacevoli che ogni soggetto è costretto ad affrontare, visto che contiene anche una delle più belle canzoni d'amore che mi sia capitato di ascoltare in tempi recenti: l'atmosfera sospesa e sognante di "Devo Andare Via Domani" è un tentativo disperato di arginare la fine di una relazione, la risposta perfetta a un devastante colpo al cuore.
Per concludere,eviterò di fare la classica lista della spesa, che cita e cerca di raccontare uno a uno tutti i pezzi: "Dal Fondo" è un disco da godere nella sua interezza, uno specchio d'acqua nel quale tuffarsi 'Senza Alcuna Ragione' per perdersi e - chissà - forse anche per ritrovarsi...

TRACKLIST
1. CERA
2. OGNI SILENZIO
3. L'ULTIMA NOTIZIA È LA STESSA DI SEMPRE
4. IL NOSTRO BATTITO DEL CUORE
5. NEL BUIO
6. DEVO ANDARE VIA DOMANI
7. CORRO INUTILE
8. TRADISCIMI
9. SENZA ALCUNA RAGIONE
10. DUE LUNE
www.casasonica.it

sabato 17 marzo 2007

MEMORABILIA: l'incontro che mai dimenticherò...



A distanza di di 6 mesi esatti( era il 17 settembre 2006 ),voglio riproporre agli amici di puntonet,la descrizione di un momento per me indimenticabile,l'incontro con JEFF AMENT,bassista di uno dei gruppi rock americani più famosi,i PEARL JAM,nonchè fondatore di vari gruppi( Mother love bone e Green River in primis) che fecero nascere,tra la fine degli anni 80,e l'inizi dei 90,il cosidetto filone musicale GRUNGE, genere musicale in cui tutti i "musicologi" del mondo ci ficcavano NIRVANA,SOUNDGARDEN,SCREAMING TREES,MUDHONEY,MELVINS,MAD SEASON,SPONGE e tantissimi altri...

(nella foto sopra,il concerto del 17 settembre dei PEARL JAM al forum di Assago,Milano-nella foto sotto,io con Jeff)


Chiedo scusa anticipatamente agli amici che hanno già letto l'articolo su qualche altro sito,ma penso che io sia "padrone" di questo mio momento indimenticabile....la descrizione dell'incontro è fatta al presente,e sopratutto,devo ringraziare il mio amico/chitarrista dei Deacaotica Michele, perchè ,x nostra fortuna, lui sapeva benissimo l'inglese...

Lunedì 18 settembre 2006-Milano
L’incontro è stato puramente casuale quanto inaspettato...
Dopo le magie di ieri sera( domenica 17,concerto dei Pearl Jam al forum di Assago,Milano),le forti emozioni provate,e quel pizzico di amarezza rimastaci nel cuore, ci apprestiamo a partire nel primo pomeriggio e far ritorno nella nostra San Vito. Già dal primo mattino si fantasticava sulla possibilità di incontrare qualcuno dei mitici PEARL JAM per le vie di Milano, visto che sicuramente si sarebbero trattenuti il giorno seguente al concertone..
PARTE IL RACCONTO IN PRIMA PERSONA DI MIKE....
Eravamo seduti su un marciapiede al lato del Duomo a riposarci dopo la lunga serata e a fumare una sigaretta quando ad un tratto vedo qualcuno da lontano con un viso molto familiare.. Sara stato l’istinto , saranno stati i capelli rossicci o sarà stata quella camminata un pò orsa che mi ha fatto insospettire.
Enzo, quello è Jeff” ed Enzo” ma che dici,non prendermi per fesso”,io "", è lui”, Enzo “ è vero!!! “ ....e così ho chiamato “Jeff ! Jeff!!”… lui si è voltato a cercarci con lo sguardo e salutarci.
Noi increduli abbiamo esitato un pò tra l’emozione e la sorpresa; ci siamo alzati da quel sudicio marciapiede e gli siamo andati incontro.. Pensavamo che lui si allontanasse invece ci ha aspettato sorridendo in mezzo alla folla in compagnia della sua girlfriend ..
Ci siamo avvicinati ed io gli ho porso subito la mano dicendogli.
" what s up man? " che in slandg americano significa " come stai ?
Lui “fine thank"," molto bene grazie...”
Io “Jeff, grazie per la splendida e indimenticabile serata che ci avete regalato ieri sera, ci siamo molto emozionati a vedervi suonare”.. ed il tutto si è svolto in una atmosfera quasi irrealistica...
Poi Lui “ oh ragazzi, grazie per essere venuti, noi suoniamo ancora per i nostri fan,in Italia siete fantastici è molto forti!!! “ Io “ Jeff, sono stato anche al vostro mitico concerto del Madison Square Garden ...”
Lui “ oh! quando abbiamo suonato insieme a Ben Harper?”
Io “ si, ma non ricordo bene se fosse stato l’8 o il 9 luglio...
Lui sorridente dice” grazie grazie...” Intanto Enzo,in uno stato confusionale, e dopo essersi fatto autografare il biglietto di ieri sera,mi stressa dicendomi di chiedergli dove sono il resto della band ed io “Jeff, ma tutti gli altri dove sono?”
Lui, tirando su le spalle dice “I dont know” saranno anche loro in giro... Poi gli dico “ sai, non eravamo sicuri che fossi tu , ma ti abbiamo riconosciuto dal modo in cui camminavi...”
Lui e la ragazza scoppiano a ridere dicendo: “perche come cammino??”
Io “ sai, le rock star hanno un modo di camminare molto scazzato e goffo, tipico dei bassisti..”
Lui ride e la ragazza anche... (era una mia battuta giusto per farlo ridere un pò e non uscircene con le solite cazzate.. siete bravi ..etc etc...) Poi dico “Jeff noi siamo nati con la vostra musica ,in tutti questi anni abbiamo suonato e cantato le vostre canzoni e ci avete accompagnati nel nostro percorso musicale...”
Lui: “davvero? Io vi ringrazio veramente ragazzi...”> Poi sono scattate le foto con i nostri miseri cellulari..




Poi, prima di salutarci, gli abbiamo chiesto di tornare presto in italia e lui ha detto “sicuramente ritorneremo a suonare qui, non so quando ma lo faremo ...” Ci ha salutati , tra strette di mano, pacche sulla spalla e un augurio di rincontrarci in qualche altro concerto…
ci siamo allontanati, ancora increduli di aver passato 10 minuti di un lunedi mattina di sole con il bassista dei Pearl Jam, Mr Jeff Ament.. colui che ha segnato la storia del grunge di Seattle suonando con i piu famosi e grandi gruppi della scena musicale mondiale.. e scusate se è poco....

sabato 10 marzo 2007

MUSICOLOGIA: DEAD CAN DANCE



Dead Can Dance un gruppo "seminale" ......

Nati nel pieno del fenomeno dark-wave agli inizi anni 80,hanno saputo,nel corso degli anni,modificare e divenire padri di un genere gotico e atmosferico,spiccando il volo verso sonorità folk e appiccicandosi addosso una grossissima attitudine mistica: nessun altro gruppo, in questo genere,è arrivato a risultati di portata così ampia. La loro musica volge alla (ri)scoperta di tradizioni antiche, lontanissime nel tempo e nello spazio, esplora epoche e ambientazioni diversissime e sfocia in un meticoloso studio "musicale" e "culturale" sulla tradizione folk europea, con l'amore e la predominanza "sonora" verso i temi medievali e rinascimentali (che ha dato il via al ricchissimo filone del "gothic" ambientale e camerisico), ma mantenendo sempre il proprio stile,e al tempo stesso allontanandosi sempre di più dai canoni della musica rock.


I Dead Can Dance nascono nel 1981 in Australia grazie all'incontro tra Brendan Perry (voce maschile del gruppo)e la vocalist Lisa Gerrard,una tra le più grandi voci femminile degli ultimi decenni( per intenderci,la voce della colonna sonora del film IL GLADIATORE,oppure la colonna sonora di uno spot dove appaiono immagini di Ghandi).
L'Inghilterra è lo scenario dove la loro musica diventa punto di riferimento obbligato per tutta l'estetica dark;a Londra, città congeniale alle loro "tenebrose" atmosfere, i Dead Can Dance mostrano subito la loro differenza "sonora" rispetto al movimento dark di Bauhaus, The Cure, Joy Division, Siouxsie and The Banshees: il loro timbro è un gusto spiccato per arrangiamenti spettrali, eleganti e atmosferici,...ed è anche,e soprattutto il canto - più caldo e baritonale quello di Perry, più luminoso ed etereo quello di Gerrard. Quella che sarà la loro "pelle musicale" è la capacità di costruire un clima musicale sempre in bilico, che prende lo spunto da un gothic che richiama le atmosfere classicheggiante e medievale, per spaziare via via verso la religiosità, l'arcaico, l'esotico e il folk.

Nel 1984 esce il loro primo album Dead Can Dance, seguito dall'Ep Garden Of Arcane Delights, dove vengono subito accostati ai suoni dei Cocteau Twins per le loro divagazioni eteree e sognanti; in realtà la loro musica degli esordi discende dal punk gotico di Siouxsie e dei Joy Division.Il gruppo unisce,alle atmsofere notturne, un senso di angosciata spiritualità, che si sviluppa attraverso salmi religiosi, litanie ed echi d'oltretomba:l'esempio è la splendida "In Power We Entrust The Love Advocated" (ripresa poi dagli olandesi The Gathering);si alternano raffinate ballad cantate da Perry ,e impressionanti melismi di Gerrard, voce dall'estensione sovrumana,che caratterizza i brani più originali: la nervosa "Ocean" e la rarefazione assoluta di musica eterna. A partire dal secondo album, Spleen And Ideal(1985), Perry decide di puntare su arrangiamenti sinfonici con fiati, percussioni e archi, mentre l'ugola della Gerrard si fà sempre più onirica e suggestiva non tralasciando mai,anzi "fortificando" il senso di misticismo,e ritmi tribali che oramai è il loro marchio di fabbrica; insieme ai "cugini musicali" Cocteau Twins diventano il simbolo dell'etichetta 4AD.
Within The Realm Of A Dying Sun (1986) segna il vero traguardo formale; è anche il loro disco "gotico" per eccellenza, il più esoterico e misterioso della loro carriera. Otto brani divisi equamente tra i 2: quelli di Perry rappresentano suoni orchestrati per ensemble da camera, stesi su tappeti elettronici "ambientali", scanditi dai rintocchi delle tastiere, una musica solenne e maestosa, ma anche fluida, naturale, scorrevole ed elegante. Lo strumentale "Windfall" e la lunga, magica narrazione di "Xavier", sono i brani-simbolo del massimo splendore dei DCD.
E poi i brani incentrati sugli esperimenti canori di Lisa Gerrard, culminati nella danza orientale di "Cantara". L'album della maturità arriva nel 1988, con The Serpent's Egg che viaggia al confine tra il nascente "ambient gothic", la più antica tradizione folk europea e la musica medievale, all'insegna di una spiritualità allucinata, di un misticismo ancestrale; da segnalare una tra le più belle ballate di sempre di Perry, "Severance".
Seguiranno altri album significativi, come Aion (1990) - escursione medievale e rinascimentale suonato con strumenti d'epoca e cantato in lingue antiche, e Into The Labyrinth (1993) , un viaggio attraverso un anno di scrittura di Perry, basato sulla vita in campagna con gente rurale,dove spicca l'amore per la musica naturale, primitiva del mondo, un amore per cose che suonino veramente naturali: un canto d'uccello, un bosco".
In seguito, arriverà il disco live Towards The Within (1994), in cui la band ha l'opportunità di manifestare le sue particolari attitudini per i concerti.
Musicalmente, i Dead Can Dance virano sempre più verso sentieri etnici, celtici e altre percussioni esotiche; questo discorso verrà approfondito nell'album Spiritchaser (1996).
L'album è ambizioso, ma denota qua e là segni di stanchezza.
Nel frattempo i 2 compongo e pubblicano album solisti,cosa che darà il via alla graduale "separazione"; Perry è diventato sempre più un direttore d'orchestra rock di stampo neo-classico, Gerrard, con le sue divagazioni etnico-religiose, una sperimentatrice del canto "libero", sulle orme di Enya e di Meredith Monk. Così nel 1998 arriva la fine di una band culto.La sintesi migliore del repertorio della band è A Passage In Time (1991), antologia dove sono stati raccolti alcuni dei loro brani più significativi, da "Saltarello" a "The Writing On My Father's Hand", da "Ullyses" a "Cantara".


sito ufficiale: www.deadcandance.com

domenica 4 marzo 2007

NON FERMATEVI A QUELLO CHE ASCOLTATE IN RADIO

nella foto,un concerto del tour 2006 dei PEARL JAM

Salve a tutti.

Questa volta apro un nuovo blog un pò "particolare"; non parlo di manifestazioni,di un cd uscito,di un concerto, ma di un'incitamento ad ascoltare tanta musica,e non solo quella che mandano le radio.

Ora ci sono molte più possibilità di "crescere" musicalmente,di andare ad ascoltarsi qualsiasi artista...bastano un paio di click e dopo poco hai i pezzi o il cd intero...

questo deve essere da sprono nell'approfondire i propri gusti musicali,il rock non è solo Ligabue,Vasco Rossi,o Linkin Park...il pop non è solo Shakira,C.Aguilera,Madonna,Robbie Williams......come per ogni genere,i loro "rappresentanti" non sono solo quelli che le radio vi "propinano".

Anch'io,più di 15 anni fà,quando iniziai ad amare il rock,sentivo i classici Metallica,Megadeth,Iron Maiden,Litfiba,Doors,Sex Pistols e altri "grossi" nomi.

Poi la mia passione iniziò a farmi addentrare tra le centinaia e centinaia di band esistenti nel "campo",facendomi "innamorare" a dismisura del rock alternativo,italiano e non,del grunge,del dark-wave,ecc, di cd sconosciuti ai più,ma ke poi hanno lasciato un segno indelebile nel mio morboso attaccamento a questo genere.
Solo che prima era molto più difficile potersi ascoltare qualche pezzo di un gruppo che magari ti aveva colpito su MTV,anzi,all'epoca,Videomusic....ti toccava comperare per forza il cd originale.

Per cui,come vi ho detto all'inizio,ora è molto più facile con internet,con il masterizzatore,con gli mp3,i lettori,ascoltare e passarsi musica....quindi,senza dilungarmi,quello che vi voglio dire è( e vale per tutti i generi che ascoltate):

non fermatevi in "superficie",ma scavate,strato dopo strato, e proseguite,sempre più all'interno,addentratevi nelle mille sfaccettatura che il vostro "genere" ha, perchè troverete tantissima altri artisti e tantissima altra musica che vi piacerà più di quella che sentite in radio...